Obiettivo del presente volume è pertanto quello di superare la lettera del Trattato del Quirinale, facendone emergere i punti di forza, le opportunità e i rischi insiti per l’Italia. Tale impostazione si riflette nella suddivisione del contributo in quattro diverse sezioni. Nella prima parte, gli autori si sono soffermati sullo spazio di cooperazione che esiste tra Italia e Francia in materia di politica estera. Gabriele Natalizia, Lorenzo Termine e Andrea Carteny aprono il volume analizzando la natura del contesto internazionale all’interno del quale agiscono Roma e Parigi, illustrando altresì il loro status di “media potenza” con tutti i vincoli e le opportunità che esso comporta. Nel capitolo successivo, Gian Marco Sperelli ragiona sulla scelta di designare proprio il Quirinale come sede della firma del Trattato e analizza il ruolo giocato dal Presidente della Repubblica dei rispettivi Paesi nel determinare la politica estera nazionale. Leonardo Palma ed Elena Tosti di Stefano si concentrano in una prospettiva storica sulle dinamiche di cooperazione e competizione tra Italia e Francia nel Mediterraneo. Infine, Raffaele Ventura e Irene Ricca chiudono la prima parte del volume esaminando la posizione della Francia e dell’Italia in Africa occidentale, una regione nella quale Roma ha notevolmente accresciuto la propria presenza negli ultimi anni e dove sussistono potenziali spazi di collaborazione. La seconda sezione si sofferma sulla dimensione della difesa e della sicurezza, indagando la dinamica di cooperazione-competizione che caratterizza le relazioni bilaterali italo-francesi in questo delicato settore. Matteo Mazziotti di Celso identifica gli spazi in cui la politica di difesa italiana e francese possono trovare maggiori sinergie, evidenziando come, soprattutto nel Mediterraneo Allargato, l’Italia e la Francia dispongono oggi di un accresciuto margine di manovra che dovrebbe essere sfruttato dai due Paesi in maniera sinergica e cooperativa. I successivi due capitoli riguardano le principali organizzazioni internazionali all’interno delle quali si estrinsecano le politiche di difesa italiana e francese: Alessandro Vagnini affronta il tema della NATO, analizzando il posizionamento di Italia e Francia nei riguardi dell’Alleanza Atlantica e considerando come la guerra in Ucraina abbia influito su di esso. Julian Colamedici affronta invece il tema della difesa europea, proponendo un’interessante valutazione del piano proposto da René Pleven per l’istituzione della Comunità Europea di Difesa (CED), senza mancare di esaminare la posizione assunta all’epoca dalle autorità politiche italiane a riguardo. Nella terza parte, dedicata alla cooperazione economica, industriale e tecnologia, vengono invece indagati singolarmente alcuni dei dossier più rilevanti identificati dal Trattato. Andrea d’Ottavio illustra la strategia francese nel settore dello spazio, descrivendo le modalità e gli scopi con cui Parigi intende aumentare la propria influenza in questa dimensione, senza mancare di registrare la reazione dell’Italia nei riguardi delle scelte francesi. Niccolò Sorio e Alessia Piccinini affrontano il tema dell’interdipendenza economica, analizzando sia i dossier sui cui Roma e Parigi sembrano procedere in maniera sinergica e cooperativa sia i temi su cui i due Paesi hanno invece assunto posizioni contrapposte, se non addirittura ostili. Infine, Raimondo Fabbri chiude questa sezione affrontando il complesso tema della logistica illustrando strategie e investimenti dei rispettivi piani di rilancio nazionali nei settori strategici per l’autonomia europea. La quarta e ultima parte del volume, infine, identifica opportunità e rischi nella dimensione territoriale della cooperazione tra Parigi e Roma. Andrea Recchia e Mario Savina affrontano il tema delle politiche migratorie e della giustizia, mentre Matteo Marconi si focalizza sulle sfide poste dal Trattato nella dimensione territoriale. Nelle conclusioni, Ludovico Ortona, già Ambasciatore d’Italia a Parigi, riflette infine su quanto emerso dai precedenti contributi, offrendo altresì alcune raccomandazioni per il decisore politico.

Introduzione / Mazziotti di Celso, Matteo; TOSTI DI STEFANO, Elena. - (2023), pp. 7-11.

Introduzione

Elena Tosti Di Stefano
2023

Abstract

Obiettivo del presente volume è pertanto quello di superare la lettera del Trattato del Quirinale, facendone emergere i punti di forza, le opportunità e i rischi insiti per l’Italia. Tale impostazione si riflette nella suddivisione del contributo in quattro diverse sezioni. Nella prima parte, gli autori si sono soffermati sullo spazio di cooperazione che esiste tra Italia e Francia in materia di politica estera. Gabriele Natalizia, Lorenzo Termine e Andrea Carteny aprono il volume analizzando la natura del contesto internazionale all’interno del quale agiscono Roma e Parigi, illustrando altresì il loro status di “media potenza” con tutti i vincoli e le opportunità che esso comporta. Nel capitolo successivo, Gian Marco Sperelli ragiona sulla scelta di designare proprio il Quirinale come sede della firma del Trattato e analizza il ruolo giocato dal Presidente della Repubblica dei rispettivi Paesi nel determinare la politica estera nazionale. Leonardo Palma ed Elena Tosti di Stefano si concentrano in una prospettiva storica sulle dinamiche di cooperazione e competizione tra Italia e Francia nel Mediterraneo. Infine, Raffaele Ventura e Irene Ricca chiudono la prima parte del volume esaminando la posizione della Francia e dell’Italia in Africa occidentale, una regione nella quale Roma ha notevolmente accresciuto la propria presenza negli ultimi anni e dove sussistono potenziali spazi di collaborazione. La seconda sezione si sofferma sulla dimensione della difesa e della sicurezza, indagando la dinamica di cooperazione-competizione che caratterizza le relazioni bilaterali italo-francesi in questo delicato settore. Matteo Mazziotti di Celso identifica gli spazi in cui la politica di difesa italiana e francese possono trovare maggiori sinergie, evidenziando come, soprattutto nel Mediterraneo Allargato, l’Italia e la Francia dispongono oggi di un accresciuto margine di manovra che dovrebbe essere sfruttato dai due Paesi in maniera sinergica e cooperativa. I successivi due capitoli riguardano le principali organizzazioni internazionali all’interno delle quali si estrinsecano le politiche di difesa italiana e francese: Alessandro Vagnini affronta il tema della NATO, analizzando il posizionamento di Italia e Francia nei riguardi dell’Alleanza Atlantica e considerando come la guerra in Ucraina abbia influito su di esso. Julian Colamedici affronta invece il tema della difesa europea, proponendo un’interessante valutazione del piano proposto da René Pleven per l’istituzione della Comunità Europea di Difesa (CED), senza mancare di esaminare la posizione assunta all’epoca dalle autorità politiche italiane a riguardo. Nella terza parte, dedicata alla cooperazione economica, industriale e tecnologia, vengono invece indagati singolarmente alcuni dei dossier più rilevanti identificati dal Trattato. Andrea d’Ottavio illustra la strategia francese nel settore dello spazio, descrivendo le modalità e gli scopi con cui Parigi intende aumentare la propria influenza in questa dimensione, senza mancare di registrare la reazione dell’Italia nei riguardi delle scelte francesi. Niccolò Sorio e Alessia Piccinini affrontano il tema dell’interdipendenza economica, analizzando sia i dossier sui cui Roma e Parigi sembrano procedere in maniera sinergica e cooperativa sia i temi su cui i due Paesi hanno invece assunto posizioni contrapposte, se non addirittura ostili. Infine, Raimondo Fabbri chiude questa sezione affrontando il complesso tema della logistica illustrando strategie e investimenti dei rispettivi piani di rilancio nazionali nei settori strategici per l’autonomia europea. La quarta e ultima parte del volume, infine, identifica opportunità e rischi nella dimensione territoriale della cooperazione tra Parigi e Roma. Andrea Recchia e Mario Savina affrontano il tema delle politiche migratorie e della giustizia, mentre Matteo Marconi si focalizza sulle sfide poste dal Trattato nella dimensione territoriale. Nelle conclusioni, Ludovico Ortona, già Ambasciatore d’Italia a Parigi, riflette infine su quanto emerso dai precedenti contributi, offrendo altresì alcune raccomandazioni per il decisore politico.
2023
Oltre il Trattato del Quirinale. Le relazioni italo-francesi alla prova dei mutamenti politico-strategici in Europa
9788833656052
italia; francia; trattato del quirinale; competizione; cooperazione
02 Pubblicazione su volume::02g Introduzione in volume
Introduzione / Mazziotti di Celso, Matteo; TOSTI DI STEFANO, Elena. - (2023), pp. 7-11.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1691692
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